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    Angelo Poliziano

    Ben venga maggio

    Ben venga maggio
    e 'l gonfalon selvaggio!
    Ben venga primavera,
    che vuol l'uom s'innamori:
    e voi, donzelle, a schiera
    con li vostri amadori,
    che di rose e di fiori,
    vi fate belle il maggio,
    venite alla frescura
    delli verdi arbuscelli.
    Ogni bella è sicura
    fra tanti damigelli,
    ché le fiere e gli uccelli
    ardon d'amore il maggio.
    Chi è giovane e bella
    deh non sie punto acerba,
    ché non si rinnovella
    l'età come fa l'erba;
    nessuna stia superba
    all'amadore il maggio
    Ciascuna balli e canti
    di questa schiera nostra.
    Ecco che i dolci amanti
    van per voi, belle, in giostra:
    qual dura a lor si mostra
    farà sfiorire il maggio.
    Per prender le donzelle
    si son gli amanti armati.
    Arrendetevi, belle,
    a' vostri innamorati,
    rendete e cuor furati,
    non fate guerra il maggio.
    Chi l'altrui core invola
    ad altrui doni el core.
    Ma chi è quel che vola?
    è l'angiolel d'amore,
    che viene a fare onore
    con voi, donzelle, a maggio.
    Amor ne vien ridendo
    con rose e gigli in testa,
    e vien di voi caendo.
    Fategli, o belle, feste.
    Qual sarà la più presta
    a dargli el fior del maggio?
    -Ben venga il peregrino.-
    -Amor, che ne comandi?-
    -Che al suo amante il crino
    ogni bella ingrillandi,
    ché gli zitelli e grandi
    s'innamoran di maggio.-




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