Library / Literary Works

    Angela Veronese

    Asilo d'Amore

    Giove dal cielo intese
    Ch’era già nato Amore;
    Per tema al gran Motore
    La guancia impallidì.

    Previde il dio l’offese,
    L’ire d’Amor, gl’inganni,
    Previde il dio quai danni
    Ei recherebbe un dì.

    La diva di Citera
    Che vide il gran Tonante
    Torbido nel sembiante,
    Pel figlio palpitò.

    Su nuvola leggiera
    Pronta calò dal cielo,
    L’avvolse in roseo velo
    E all’onde il consegnò.

    Portatelo, dicea,
    In barbari soggiorni,
    Ma rispettate i giorni
    Dell’unico mio ben.

    Al cenno della dea,
    Si fa tranquillo il fiume,
    Raccoglie il picciol nume
    Nel placido suo sen.

    Passò di lido in lido,
    Ma questa sponda e quella
    Si fa ridente e bella
    All’alito d’Amor.

    E del suo bel Cupido
    Gelosa Citerea
    Troppo di lui temea
    L’influsso incantator.

    Passar fè il pargoletto
    Fin nelle spiagge ircane,
    E dove avean lor tane
    Le tigri il ricovrò.

    Dell’ospite all’aspetto
    La tigre si fa lieta,
    La tigre è mansueta;
    Ma tigre ei diventò.




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