Library / Literary Works

    Benedetto Varchi

    Sonetto I

    ALL’ILLVS. ED ECCELLENTISS. SIG. SVO OSSERV.
    IL SIG. DVCA DI FIRENZE, E DI SIENA


    Se quel, che dentro il cor nascondo, e chiudo,
    Duce d’ogni altro Duce, essempio, e norma,
    Ridir sapessi, uom non fu mai sì crudo,
    Che non piangesse in disusata forma.

    Solo in pensando tremo tutto, e sudo;
    Com’è, che ’n Ciel per voi sì lungo dorma
    Pietà; cui fare schermo, essere scudo
    Devrìa chi di mercè mai vide un’orma.

    Dunque da che si leva l’Aurora
    A che ritorna in Oriente, mai
    Vi dà posa il dolor, che sì v’accora?

    Ma verrà tosto, e doverrebbe omai
    Esser venuto chi voi tragga fuora
    Di tante pene, e noi di tanti lai.




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