Library / Literary Works

    Dino Campana

    La chimera

    Non so se tra rocce il tuo pallido
    Viso m’apparve, o sorriso
    Di lontananze ignote
    Fosti, la china eburnea
    Fronte fulgente o giovine
    Suora de la Gioconda:
    O delle primavere
    Spente, per i tuoi mitici pallori
    O Regina o Regina adolescente:
    Ma per il tuo ignoto poema
    Di voluttà e di dolore
    Musica fanciulla esangue,
    Segnato di linea di sangue
    Nel cerchio delle labbra sinuose,
    Regina de la melodia:
    Ma per il vergine capo
    Reclino, io poeta notturno
    Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
    Io per il tuo dolce mistero
    Io per il tuo divenir taciturno.
    Non so se la fiamma pallida
    Fu dei capelli il vivente
    Segno del suo pallore,
    Non so se fu un dolce vapore,
    Dolce sul mio dolore,
    Sorriso di un volto notturno:
    Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
    E l’immobilità dei firmamenti
    E i gonfii rivi che vanno piangenti
    E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
    E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
    E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.




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