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    Galileo Galilei

    Mentre spiegava al secolo vetusto

    Paragona la crudeltà della sua Donna a quella di Nerone.


    Mentre spiegava al secolo vetusto
    Segni del furor suo crudeli ed empi,
    Tra gl’incendi e le stragi e i duri scempi,
    Seco dicea l’Imperadore ingiusto:

    Il regno mio d’alte ruine onusto,
    Le gran moli destrutte e gli arsi tempi,
    Portin la mia grandezza in fieri esempi
    Dall’agghiacciato polo al lido adusto.

    Tal quest’altera, che sua mente cruda
    Cinge d’impenetrabile dïaspro,
    E nel mio pianto accresce sua durezza,

    Armata di furor, di pietà ignuda,
    Spesso mi dice in suon crudele ed aspro:
    Splenda nel fuoco tuo la mia bellezza.




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