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    Gaspara Stampa

    Rime varie - CCL

    Voi n’andaste, signor, senza me dove
    il gran troian fermò le schiere erranti,
    ov’io nacqui, ove luce vidi innanti
    dolce sì, che lo star mi spiace altrove.
    Ivi vedrete vaghe feste e nove,
    schiere di donne e di cortesi amanti,
    tanti, che ad onorar vengono, e tanti,
    un de li dèi più cari al vero Giove.
    Ed io, rimasa qui dov’Adria regna,
    seguo pur voi e ’l mio natio paese
    col pensier, ché non è chi lo ritegna.
    Venir col resto il mio signor contese;
    ché, senza ordine suo, ch’io vada o vegna
    non vuol Amor, poi che di lui m’accese.




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