Library / Literary Works

    Giuseppe Torelli

    Sopra la felicità

    Al nobilissimo signor conte Carlo Firmian


    Quando alcun bene l’intelletto apprende,
    La potenza, che vuole, e al bene aspira,
    Tosto cupidamente in lui si gira,
    E tutta quanta a possederlo intende.

    Nè però quel di sè paga la rende;
    Che nuovo bene appreso anco la tira,
    Sì che sazia de l’un, l’altro desira;
    E pur amore sovra amore accende.

    Non è l’umano desiar che un moto,
    Con cui dirizza l’alma a la sua meta
    L’eterno Arcier, che mai non scocca a voto.

    Allor, nè pria, sarà felice e lieta,
    Che fia congiunta a lui, che solo immoto
    Fuor tutto move, e in sè tutto quieta.




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