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    Cornelio Bentivoglio d'Aragona

    Sotto quel monte, che 'l gran capo estolle

    Sotto quel monte, che 'l gran capo estolle,
    E protegge con l'ombra il rivo, e 'l fiore,
    Stav'io con Filli, e parlavam d'Amore
    Ambo sedendo sull'erbetta molle:
    Scriver la Ninfa mia col dardo volle
    Sulla polve la fè, ch'avea nel core,
    Er anch'io impressi 'l mio fedele ardore
    Sul tronco di quel Faggio a piè del colle.
    Quando l'impressa arena agita, e volve
    Turbo importun d'Aura rapace, e fella
    E la mia speme,e la sua fè dissolve;
    Ma la stessa giustissima procella
    Porta nel Tronco la commossa polve,
    E con la sua, ma fede mia scancella.




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