Library / Literary Works

    Emilio Praga

    Libertas

    Sciagura a te, sciagura a te, vegliardo
    Che non amasti mai,
    E a me t’affacci, aruspice infingardo,
    Gridando: ― Guai! ―

    Quando rugge la pugna, e si agonizza
    Sul campo di battaglia:
    Quando pei velli dell’orrenda lizza
    La morte raglia,

    Chi nei sentieri ove palla non giunge
    Stà in guardia dei giumenti,
    Giumento è anch’esso se desìo lo punge
    Di far commenti!

    E lo danni alle forche il capitano,
    Se, a pergamo salito,
    Contro i fratelli che mordono il piano
    Appunta il dito.

    Ritorna all’ombra del tuo pergolato,
    Ritorna alla tua chiesa,
    E, là, mostra spauracchio all’uomo curvato,
    La croce appesa:

    Me libero, me forte e me guerriero
    Crebbe il genio materno,
    E i passaporti sdegno, ospite altiero,
    Del padre eterno!




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