Library / Literary Works

    Ernesto Ragazzoni

    Afa

    Sogna.

    Fa tanto caldo,
    che l’alma non agogna
    più che sorbetti, e rive di smeraldo,
    e nenie di zampogna.
    Fa tanto caldo!
    Sogna.

    Credi
    tu alla Siberia,
    e ai ghiacci e ai Samoiedi,
    e a quell’altra leggenda poco seria
    degli orsi alti sei piedi?
    Tu, alla Siberia,
    Credi?

    Fole!
    Il polo stesso,
    in quest’ora di sole
    dev’essere sudato, e cotto allesso
    come l’umana prole.
    Il polo stesso!
    Fole.

    Pure,
    dietro il ventaglio
    le pupille s icure
    ponno sognare, lungi dal barbaglio.
    Dietro il ventaglio,
    pure!

    E l’alma
    anche si placa,
    e si abbandona calma
    a sé come un’almea, entro un’amaca,
    all’ombra di una palma.
    Anco si placa,
    l’alma.

    Nulla
    (o, nulla invero!)
    è più dolce, fanciulla
    di questa sonnolenza di pensiero
    che il tuo ventaglio culla.
    Oh, nulla invero.
    Nulla.




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