Library / Literary Works

    Evelina Cattermole

    Mascherina

    A l’ultimo veglione aveva un abito
    Di raso nero, stretto,
    Con un immenso strascico,
    Il guanto insino a’l gomito:
    E da lì, tutto nudo, un braccio splendido
    Da far degna collana a Maometto.

    Su’l sen, scoperto in quadro a mo’di vergine,
    Fina, femminil’ esca,
    Non i gioielli soliti,
    Ma de’fiori e de i pampani,
    Che in mezzo a le sue carni armonizzavano
    Come in un canestrin di frutta fresca.

    Sovra il picciolo capo un visibilio
    Di ciocche indipendenti,
    Impregnate d’ effluvi;
    Due occhi che brillavano
    A traverso a ’l velluto de la maschera,
    Come ne’l tenebror due fari ardenti.

    Fra i labbri aperti dei dentini candidi
    Pari a chicchi di riso....
    Io pensavo, studiandola
    Come tipo di femmina,
    Quanto sangue, quant’ oro e quante lacrime
    Assorbito avrà mai con quel sorriso.




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