Library / Literary Works

    Giacomo Zanella

    Egoismo e carità

    Odio l’allòr che, quando alla foresta
    Le novissime fronde invola il verno,
    Ravviluppato nell’intatta vesta
    Verdeggia eterno.

    Pompa de’ colli; ma la sua verzura
    Gioia non reca all’augellin digiuno;
    Chè la splendida bacca invan matura
    Non coglie alcuno.

    Te, poverella vite, amo, che quando
    Fiedon le nevi i prossimi arboscelli,
    Tenera, all’altrui duol commiserando,
    Sciogli i capelli.

    Tu piangi, derelitta, a capo chino,
    Sulla ventosa balza. In chiuso loco
    Gaio frattanto il vecchierel vicino
    Si asside al foco.

    Tien colmo un nappo: il tuo licor gli cade
    Nell’ondeggiar del cubito sul mento;
    Poscia floridi paschi ed auree biade
    Sogna contento.




    POTRESTI ANCHE ESSERE INTERESSATO A


    © 1991-2023 The Titi Tudorancea Bulletin | Titi Tudorancea® is a Registered Trademark | Condizioni d'uso
    Contact