Library / Literary Works

    Giosuè Carducci

    Alla rima

    Ave, o rima! Con bell’arte
    Su le carte
    Te persegue il trovadore;
    Ma tu brilli, tu scintilli,
    Tu zampilli,
    Su del popolo dal cuore.

    O scoccata tra due baci
    Ne i rapaci
    Volgimenti de la danza,
    Come accordi ne’ due giri
    Due sospiri,
    Di memoria e di speranza!

    Come lieta risonasti
    Su da i vasti
    Petti al vespero sereno,
    Quando il piè de’ mietitori
    In tre cori
    Con tre note urtò il terreno!

    Come orribile su’ vènti
    De’ vincenti
    Tu ruggisti le virtudi,
    Mentre l’aste sanguinose
    Fragorose
    Percoteano i ferrei scudi!

    Sgretolar sott’esso il brando
    Di Rolando
    Tu sentisti Roncisvalle,
    E soffiando nel gran corno
    Notte e giorno
    Del gran nome empi la valle.

    Poi t’afferri a la criniera
    Irta e nera
    Di Babieca che galoppa,
    E del Cid tra i gonfaloni
    Balda intoni
    La romanza in su la groppa.

    Poi del Rodano a la bella
    Onda snella
    Dài la chioma polverosa,
    E disfidi i rusignoli
    Dolci e soli
    Ne i verzieri di Tolosa.

    Ecco, in poppa del battello
    Di Rudello
    Tu d’amor la vela hai messa,
    Ed il bacio del morente
    Rechi ardente
    Su le labbra a la contessa.

    Torna, torna: ad altri liti
    Altri inviti
    Ti fa Dante austero e pio;
    Ei con te scende a l’inferno
    E l’eterno
    Monte gira e vola a Dio.

    Ave, o bella imperatrice,
    O felice
    Del latin metro reina!
    Un ribelle ti saluta
    Combattuta,
    E a te libero s’inchina.

    Cura e onor de’ padri miei,
    Tu mi sei
    Como lor sacra e diletta.
    Ave, o rima: e dammi un fiore
    Per l’amore,
    E per l’odio una saetta.




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