Library / Literary Works

    Iginio Ugo Tarchetti

    Amore nascente

    Chi sei fanciulla amabile
    Che mi prometti amore?
    Perché quell’occhio i palpiti
    Vorria scrutar del cuore?

    Ratto è il desio che all’anima
    Di te si apprese: ignaro
    N’era finora; al calice
    Bevea del dubbio amaro:

    Ma se tu m’ami ai facili
    Deliri, ai cari affanni
    Mi rivedrai sollecito
    Tornar de’ miei verd’anni.

    Segue il mattin più fulgido
    La notte insonne e scura,
    Sorride il sol dall’ultimo
    Lembo della pianura:

    Sorgo con esso, e ai taciti
    Campi ritorno... Un caro
    Augello canta, un’agile
    Farfalla vola, un raro

    Fiore raccolgo... ah! un angelo
    La vita mia fa lieta:
    Sento cessar lo spasimo,
    Mi sento ancor poeta.

    Grazie, o vezzosa. Io l’anima
    Muto nel duolo avea.
    Non ha la vita un unico
    Fiore se amor nol crea.

    Ma questo fior sí tenero
    Presto avvizzisce e muore:
    Virtú lo serba, e indocile
    Alla virtude è amore.

    Trema, o fanciulla... io l’arbitro
    della tua vita?
    Oh cara,
    A men fidar degli uomini
    E di te stessa impara.



    Arcana legge al facile
    Mutar d’affetti impera.
    Ratto nei petti instabili
    Giunge l’amore a sera.

    Ned’ io vorrò l’ingenua
    Fede spogliarti, e in seno
    Dei sozzi amplessi infonderti
    L’orribile veleno...

    Fuggimi, o cara, un aspide
    Sotto il mio vel si cela:
    Strappa la larva d’angelo
    E un demone si svela.




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