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    Iginio Ugo Tarchetti

    Fanciullo, una lacrima ho veduto spuntare da' tuoi occhi...

    Fanciullo, una lacrima io ho veduto spuntare da’ tuoi occhi. Come puoi tu piangere tanto novizio nella vita? Retaggio comune degli uomini sono le lacrime, ma nondimeno la gioia e la felicità rallegrano la loro fanciullezza.

    Io vorrei leggere dentro il tuo cuore, o giovinetto, ma temi forse di leggervi tu stesso. Quale segreto presentimento può attristire una cosí giovine esistenza? Tanto penosa è la tua fronte e pallida è la tua guancia o fanciullo.

    Tu mi dici che un’ignota commozione ti sforza a versare delle lacrime. Troppo presto tu intendi il destino della tua vita, e non vi ha destino felice. Pure fatti cuore a rasciugarle, o giovinetto, perché non tutti gli uomini le benediranno.

    Ché se le passioni, il mondo e la società non potranno corrompere la tua anima, e se gli occhi di tua madre non piangeranno, un’altra primavera, sul tuo sepolcro, oh! ben piú tristi saranno per l’avvenire le tue lacrime o fanciullo!


    Canti del cuore




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