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    Vittorio Alfieri

    Negri, vivaci, e in dolce fuoco ardenti

    Negri, vivaci, e in dolce fuoco ardenti
    Occhi, che date a un tempo e morte, e vita;
    Siate, ven prega l'alma mia smarrita,
    Per breve istante a balenar più lenti.

    Di vostra viva luce in parte spenti
    Bramo i raggi per ora, ond'io più ardita
    Mia vista innalzi, e come Amor m'invita,
    Lei con mie rime di ritrarre io tenti.

    Voi, voi ne incolpo, se il soave riso,
    Se il roseo labro, e ad uno ad un dipinto
    Gli atti non ho del suo celeste viso.

    Ah, che a tropp'alta impresa io m'era accinto!
    Questi occhi han me da me si appien diviso,
    Ch'oltre mia lingua, ogni mio senso é avvinto.




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